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Oggi gettiamo le basi per un’amministrazione digitale affidabile

Il Cantone di San Gallo ottiene sempre buoni risultati nei sondaggi relativi all’e-governement. Nell’intervista, il segretario di Stato del Cantone di San Gallo Benedikt van Spyk illustra i requisiti più importanti per una digitalizzazione efficace, descrive le tappe principali e spiega perché anche nel suo Cantone c’è ancora molto da fare prima che un’amministrazione digitale incentrata sui cittadini diventi realtà.

I servizi e le tecnologie digitali sono ormai parte integrante della nostra quotidianità. Quanto è importante la digitalizzazione per il Cantone di San Gallo?

 

I servizi digitali rispondono a un’esigenza della popolazione. La digitalizzazione ci permette di migliorare la qualità e la disponibilità dei servizi per la popolazione e le imprese, ma anche per il personale amministrativo. Digitalizzare per noi significa analizzare, migliorare e semplificare i processi. Definiamo chiaramente le competenze e valutiamo se e in che modo i dati devono essere raccolti e dove devono essere centralizzati. A mio avviso, quindi, la digitalizzazione è sia un motore sia una leva per lo sviluppo dell’amministrazione nel suo complesso.

 

 

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Benedikt van Spyk è segretario di Stato del Cantone di San Gallo dal 2020. La cancel­ leria di Stato coordina la trasformazione digitale del Cantone.

 

 

Parlando di facilità d’uso e di centralità della clientela, che ruolo hanno le esigenze dell’utenza?

 

La digitalizzazione nel Cantone di San Gallo nasce dall’esigenza delle persone di svolgere le attività quotidiane in modo digitale. Non abbiamo però ancora raggiunto l’obiettivo prefissato in termini di centralità della clientela: troppi processi sono concepiti dalla prospetti-va dell’organizzazione piuttosto che dell’utenza. Dobbiamo concentrarci maggiormente sulla clientela in tutti i progetti. Inoltre è necessario creare una base giuridica per poter svolgere procedure amministrative in forma completamente elettronica. Solo così potremo evitare i passaggi intermedi, come succede ad esempio quando è richiesta per legge la firma autografa.

 

A San Gallo siete pionieri del voto elettronico. Perché é importante?

 

Dal mio punto di vista, il voto elettronico è un progetto strategico a lungo termine. Al momento si tratta di un’opzione aggiuntiva interessante, ma in futuro potrebbe diventare un’alternativa sicura al voto per corrispondenza. Non sappiamo infatti coe sarà la corrispon denza cartacea tra 15 o 20 anni.

 

 

Dopo questo breve sguardo al futuro, quali sono oggi i vantaggi del voto elettronico?

 

Il voto elettronico comporta molti vantaggi: ad esempio, voti non validi o voti che arrivano oltre la scadenza non vengono conteggiati. Alle elettrici e agli elettori viene inoltre confermato che il loro voto è stato registrato correttamente nell’urna elettronica. Il progetto pilota sul voto elettronico nel Cantone di San Gallo è partito bene e la partecipazione attraverso il canale elettronico è in costante crescita. Nei comuni pilota il voto online è secondo a quello per corrispondenza, ma risulta già molto più diffuso rispetto al voto alle urne.

 

 

Il Consiglio federale ha annunciato che la lettera digitale entrerà a far parte del servizio postale universale. Il Cantone di San Gallo invia la propria corrispondenza in formato digitale?

 

Il Cantone invia alcune comunicazioni in forma elettronica tramite un portale (ad esempio lo sportello online dell’Ufficio della migrazione). Non disponiamo però ancora di una casella di posta elettronica generale, ma in futuro vogliamo offrire alla popolazione un canale sicuro per la corrispondenza digitale. Seguiamo quindi con interesse l’evoluzione del nuovo mandato di servizio postale universale.

 

 

Che ruolo ha la carenza di forza lavoro specializzata nella strategia digitale del Cantone di San Gallo?

 

Il Cantone ha lanciato un’iniziativa formativa lungimirante in fatto di tecnologia dell’informazione, volta anche a mitigare la carenza di forza lavoro specializzata: con un investimento di 75 milioni di franchi vuole garantire che giovani di tutti i livelli scolastici acquisiscano le competenze chiave necessarie per plasmare in modo creativo e innovativo la società e l’economia nell’era digitale.

 

« La mia ambizione è di offrire iprincipali servizi amministrativiin formato digitale entro il 2030. »

Benedikt van Spyk, segretario di Stato del Cantone di San Gallo

 

La cibercriminalità è in aumento. Per quanto riguarda l’e-government, fino al 30% della popolazione nutre preoccupazioni in materia di sicurezza cibernetica e protezione dei dati. Come affronta questo scetticismo?

 

Comprendo bene queste preoccupazioni e le prendo in seria considerazione. Il Cantone di San Gallo sta adottando diverse misure per proteggere i propri sistemi e i dati della popolazione, tra cui sottoporre sempre più sistemi informatici a test pubblici nell’ambito di un programma bug bounty, con cui offriamo una ricompensa finanziaria a esperte ed esperti che individuano falle di sicurezza. Vorrei aggiungere infine un’osservazione fondamentale.

 

 

Prego.

 

La popolazione svizzera ripone grande fiducia nella politica e nell’amministrazione, grazie all’affidabilità dei servizi di cui fruisce da molti decenni. Finora si trattava di servizi analogici, ma oggi e domani saranno sempre più servizi digitali. Massimizzando la trasparenza e fornendo servizi di qualità elevata, oggi gettiamo le basi affinché la popolazione possa avere sempre più fiducia nei servizi digitali.

 

 

In conclusione: che livello di digitalizzazione raggiungerà il Cantone di San Gallo nel 2030?

 

Siamo in una fase di grande dinamicità. Sia a livello cantonale che federale, la trasformazione digitale dell’amministrazione pubblica sta facendo grandi passi avanti. La mia ambizione è di offrire i principali servizi amministrativi in formato digitale entro il 2030, ottenendo un miglioramento significativo in termini di facilità d’uso.

 

 

 

Maggiori informazioni

 

Le soluzioni sicure della Posta in tema di e-government e sicurezza cibernetica aumentano la soddisfazione della popolazione e l’attrattiva locale, riducendo gli oneri e i costi amministrativi.

 

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