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Ecco i fatti principali sul test di resistenza del sistema di voto elettronico 2024

Dal 17 giugno al 3 luglio esperte ed esperti informatici di tutto il mondo hanno messo alla prova il sistema di voto elettronico della Posta. La Posta ha registrato attività da parte di circa 7000 indirizzi IP. Di questi, nessuno è riuscito a violare l’urna elettronica. Ma come si svolge un cosiddetto test pubblico di intrusione e quali sono i risultati della sessione di quest’anno? Scopritelo nel nostro articolo. (Ultima modifica: 13 Agosto 2024)

Schild

 

Nel test pubblico di intrusione gli hacker etici possono lavorare su una copia esatta dell’ambiente produttivo del sistema di voto elettronico per andare alla ricerca di falle di sicurezza. Al test si applicano le stesse condizioni quadro valide durante l’utilizzo del voto elettronico in occasione di elezioni e votazioni.

 

Attività da parte di 6923 indirizzi IP 

Durante il test pubblico di intrusione di quest’anno, la Posta ha registrato attività da parte di 6923 indirizzi IP. Di questi, 146 hanno mostrato un’attività intensa con oltre 50 attacchi al server per tutta la durata del test.

 

28’944 accessi alla piattaforma di voto

Come in occasione degli scrutini, la Posta monitora i tentativi di attacco al sistema anche durante un test di intrusione. Durante l’ultima sessione ha registrato circa 29’000 accessi alla piattaforma di voto, di cui 9665 classificabili come tentativi di attacco.

 

Attacchi da 62 Paesi

La Posta invita esperte ed esperti di tutto il mondo a mettere alla prova il suo sistema di voto elettronico. Quest’anno ha registrato attacchi da 62 Paesi, con un’attività più intensa da 27 di essi, tra cui spiccano gli Stati Uniti (19%), seguiti da Svizzera e Francia (12% ciascuna).

 

Confermato un solo risultato

Delle 4 vulnerabilità segnalate in totale, la Posta ne ha confermata una soltanto, peraltro con grado di gravità basso (primo dei quattro livelli «basso», «medio», «alto» e «critico») e non legata ad aspetti rilevanti per la sicurezza. Si tratta piuttosto di un miglioramento nella comunicazione tra i server per impedire consultazioni simultanee, miglioramento che la Posta ha già implementato.

 

4500 franchi di ricompensa

La Posta ha ricompensato l’autore della segnalazione con 1500 franchi, cui si è aggiunto un bonus di 3000 franchi per essere stato il primo a segnalare un risultato che è poi stato effettivamente confermato. Nel 2024 la Posta ha aumentato le ricompense riconosciute per le falle di sicurezza nel sistema di voto elettronico, portando a 50’000 franchi il premio per vulnerabilità critiche. Se una persona riesce a manipolare lo scrutinio elettronico senza farsi scoprire, riceverà fino a 250’000 franchi.

 

Vai al rapporto finale sul test pubblico di intrusione 2024 (in inglese) 

 

Verificata su incarico della Confederazione la nuova release del sistema


La Posta ha reso pubblicamente accessibili tutti i principali componenti e documenti relativi al suo sistema di voto elettronico, in modo che le esperte e gli esperti di tutto il mondo possano cercare eventuali falle di sicurezza.

 

La Confederazione, inoltre, fa controllare accuratamente ogni nuova versione del sistema. La verifica dell’ultima release si è appena conclusa. Il team per il voto elettronico della Posta ha analizzato i rapporti delle esperte e degli esperti indipendenti e ha pubblicato la sua relazione di risposta. La nuova versione del sistema sarà impiegata per la prima volta in occasione dello scrutinio del 22 settembre 2024. Nella release attuale la Posta ha ridotto la dipendenza da software di terzi, ha migliorato l’interfaccia utente per i Cantoni e aumentato la solidità del sistema durante l’uso.

 

 

Vai alla relazione

 

Ulteriori informazioni sulla verifica pubblica

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