Nella giornata di sabato la Posta ha organizzato un workshop interattivo dedicato ai codici sicuri, ai principi di sicurezza e alle problematiche concrete del software di voto elettronico sviluppato dall’azienda. Le e i Security Champion della Posta hanno fornito in esclusiva ai 34 partecipanti una panoramica su aspetti reali legati alla sicurezza, dando loro la possibilità di mettere subito in pratica le conoscenze acquisite. Il format ha suscitato grande entusiasmo soprattutto fra giovani talenti e hacker etici, perché non si è limitato a un semplice transfert del sapere, ma ha anche permesso di avere
Ripensando al workshop, Xavier Monnat, product e community manager Voto elettronico alla Posta, afferma: «L’aspetto della sicurezza non deve essere preso in considerazione solo al termine di un progetto, ma va incluso fin dall’inizio. Il BärnHäckt ci ha offerto una preziosa opportunità di confronto con la community per far conoscere il nostro sistema di voto elettronico e illustrare l’aspetto della sicurezza nello sviluppo dei software».
Al termine del workshop la Posta ha invitato le e i partecipanti a un appuntamento clou: il Security Quiz. Chi è riuscito a trovare le soluzioni alle complicate domande ha portato a casa anche un premio.
Il workshop ha lanciato un segnale forte a favore di una formazione sulla sicurezza orientata alla pratica e ha costituito un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione sicura del Paese. O per dirla con le parole di Martina Schwab, responsabile del programma bug bounty della Posta: «La Posta ha deciso di assumersi la responsabilità del futuro digitale della Svizzera, coinvolgendo anche la community di hacker etici». La sicurezza non è un add-on, ma un requisito fondamentale per il futuro digitale. Partecipando al BärnHäckt 2025, la Posta ha dimostrato di voler assumere la responsabilità della sicurezza nello spazio digitale, di vivere attivamente l’innovazione e di cercare un dialogo aperto con la community di hacker.