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La Clinica universitaria Balgrist e l’integrazione profonda della CIP

Scritto da Die Schweizerische Post AG | 4-mag-2025 22.00.00

Intervista a Peter Jans

Signor Jans, cos’ha portato la Clinica universitaria Balgrist a optare per l’integrazione profonda della CIP?

Per noi era chiaro che con l’introduzione della CIP l’onere amministrativo doveva essere ridotto al minimo. Da quando abbiamo integrato questa soluzione, non dobbiamo più caricare tutti i documenti manualmente nel relativo sistema, in quanto ora il tutto avviene in modo automatico. Inoltre, sollevato da questa incombenza, anche il personale ha accettato molto meglio la novità.

Questo progetto ha comportato delle difficoltà?

La sfida più grande sono stati sicuramente il coordinamento e la comunicazione con tutti i vari soggetti coinvolti, ovvero i partner esterni che si sono occupati dell’implementazione tecnica e i fornitori del nostro sistema ERP e di quello di informazione clinica. È stato inoltre necessario adeguare i processi interni per poter integrare la CIP nell’attività quotidiana, e anche questo è stato un ostacolo non da poco. Abbiamo formato il nostro personale avvicinandolo a questa soluzione, affinché potesse fornire alle e ai pazienti informazioni competenti. Inoltre, abbiamo allestito un processo di supporto per problemi di natura tecnica e amministrativa e messo a punto guide e documenti ausiliari. Ci vuole un po’ di tempo prima che tutto sia pronto e funzioni a pieno regime in un team formato da tante persone.

Sanela vi ha aiutato a superare queste sfide?

La collaborazione con Sanela è stata molto proficua. Abbiamo apprezzato soprattutto il fatto di avere una persona di riferimento a cui poterci rivolgere durante la fase d’implementazione tecnica, il che ha reso tutto molto più semplice.

Quali vantaggi concreti ha apportato la CIP al vostro team, alle vostre e ai vostri pazienti da quando avete introdotto l’integrazione profonda nella pratica clinica?

Il vantaggio più grande per la clinica risiede nel fatto che ora abbiamo accesso ai documenti delle e dei pazienti senza dover fare mille telefonate per ottenerli né dover cercare le informazioni di qua e di là, il che ci fa risparmiare molto tempo. Sebbene la CIP non sia ancora diffusa ovunque, negli ultimi mesi il numero di utenti che la possiedono è già notevolmente aumentato e siamo convinti che la tendenza resterà questa anche in futuro.

Inoltre, i documenti contenuti nella CIP possono essere trasferiti nel sistema interno della clinica in tutta semplicità, con un clic, e questo agevola di gran lunga l’attività della struttura e del personale. Il caricamento dei documenti nella CIP, invece, avviene addirittura in modo del tutto automatico, senza che le collaboratrici e i collaboratori debbano fare nulla. Inutile dire che questa automazione facilita il nostro lavoro quotidiano.

Infine, la CIP rappresenta un vantaggio anche per le nostre e i nostri pazienti che ora sanno di per certo che il personale medico che li assiste ha sempre un accesso diretto ai loro dati e può consultare in maniera approfondita tutte le informazioni rilevanti.

Dove vede invece un potenziale di miglioramento?

All’interno della CIP molti documenti sono in formato PDF. Ne consegue che alcuni dati, come quelli relativi a diagnosi, allergie e farmaci, non sono ancora strutturati e standardizzati e devono essere trasferiti manualmente nel sistema di informazione clinica. In questo contesto sarebbe di grande aiuto poter importare direttamente dati disponibili in questa forma. Ad oggi i dati strutturati sono stati introdotti, per iniziare, nel modulo di vaccinazione e sembra che presto avverrà lo stesso anche per altri documenti, tra cui le liste di farmaci.

Che consiglio darebbe agli ospedali che non hanno ancora integrato la CIP?

Di pianificare la sua introduzione, assolutamente! All’inizio costa sicuramente tempo ed energie, ma poi i vantaggi sono tanti e duraturi. Senza dimenticare che chi decide di non farlo deve comunque rimboccarsi le maniche, e non poco, tra processi manuali da mettere in pratica, più collaboratrici e collaboratori da assumere e formare, un grado di accettazione più basso tra i membri del personale, eccetera eccetera.

Infine, voglio sottolineare che le nostra esperienza con la CIP è decisamente positiva. Oggi utilizziamo tutte le funzionalità esistenti e siamo convinti che questa soluzione continuerà a svilupparsi in modo vantaggioso sulla base delle esperienze che vengono maturate e dell’introduzione di nuove applicazioni.